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L'Uisp sulla Rai con Vivicittà-Porte aperte: una corsa per sentirsi liberi

Sabato 22 aprile la tappa fiorentina di Vivicittà-Porte Aperte. Nel servizio della TgR Rai Toscana le parole dei protagonisti della corsa

 

Sabato 22 aprile Vivicittà ha fatto tappa a Firenze, all'interno del carcere Gozzini, circa un centinaio di persone tra detenuti e atleti esterni grazie alla partecipazione di cinque società sportive fiorentine, hanno preso parte alla manifestazione organizzata dall'Uisp Firenze. 

Le porte dell'istituto sono state varcate anche dalla redazione della TgR Rai Toscana che ha seguito l'evento e raccontato l'iniziativa in un servizio GUARDA IL VIDEO

A vincere è stato Yassine Kachach (nella foto), che ha raccontato ai microfoni Rai la sua soddisfazione: "Me lo sentivo oggi - ha detto - dopo un mese di Ramadan, in cui ho sofferto tanto e potevo allenarmi poco. Però mi piace correre e ce l'ho messa  tutta". Lo sport diventa strumento per sentirsi liberi: E' importante lo sport in carcere - continua Yassine - noi abbiamo due volte a settimana anche il campo sportivo e sono gli unici giorni in cui ci sentiamo liberi".

L'iniziativa Uisp Vivicittà-Porte Aperte si sviluppa in tanti istituti penitenziari della penisola: "Lo sport è un modo per risocializzare con le persone esterne al carcere - commenta Marco ceccantini, presidente Uisp Firenze - è un modo per trovare una modalità di vivere il carcere in modo più sereno".

Ma lo sport non è solo uno strumento per prendersi cura di sè stessi e impiegare il tempo in modo positivo: "Vederli partecipare ad una gara - ha detto Andrea Zema, comandante polizia penitenziaria Gozzini - vederli rispettare le regole e rispettare l'avversario è sicuramente indice di quella crescita che si auspica avvenga in carcere per ogni utente, nel percorso di rieducazione che siamo chiamati a far seguire loro".

"Vivicittà è lo sport che entra all'interno degli istituti penitenziari e permette alla popolazione detenuta di vivere momenti di svago e scoprire le regole attraverso l'osservanza della disciplina sportiva, oltre a trovare modalità di reinserimento nel mondo esterno, una volta finita la pena - ha aggiunto il presidente Uisp Firenze in un video realizzato dal Comitato Uisp - Nelle carceri fiorentine lo sport lo portiamo solo noi dell'Uisp, perchè abbiamo vinto un bando di gara del Comune di Firenze e operiamo su mandato dell'ammnistrazione comunale. Ci sono però tanti soggetti del sociale che all'interno delle carceri propongono attività culturali e di vario tipo. Possiamo affermare che c'è molta attenzione da parte delle amministrazioni e della direzione del carcere ma soprattutto da parte dei detenuti che vivono lo sport come modo per passare meglio le tante ore e i tanti giorni da passare dentro il carcere. Un po' meno attenzione ritroviamo da parte del Governo, che nel piano economico finanziario non ha previsto risorse a favore dello sport, nè sociale nè di altro tipo. Dopo l'approvazione della proposta di legge costituzionale n. 13 che inserisce lo sport in Costituzione, mi sembra un'interpretazione sbagliata in partenza di quello che la Costituzione definisce come strumento per il governo del Paese".

Nei prossimi giorni in programma altre tappe della corsa Uisp: a Caltanissetta giovedì 27 aprile nel carcere di massima sicurezza e venerdì 28 l'iniziativa per i detenuti comuni; il 29 aprile a Voghera, il 9 maggio a Genova e il 10 a Ferrara. Consulta qui il calendario aggiornato.